Articolo redatto il 30/10/2015
Ancora una volta la Fed complica la vita agli investitori internazionali dal momento che le previsioni del dispaccio del trimestre precedente non si sono verificate neanche questa volta.
Era stato detto che il decollo sarebbe avvenuto a marzo, poi si sarebbe certamente volati in alto da giugno, poi rimandati tutti i rilanci a settembre.
Ottobre è giunto e nell'ultimo dispaccio appena emesso la Fed dice che certamente avverrà a dicembre.
Crediamo ormai che l’unica cosa facilmente prevedibile sia solo questa: cosa dirà la Fed a gennaio.
A parte la facile ironia certamente la Fed non può più assolutamente determinare i flussi degli investitori manipolando solo alcune parole tra un dispaccio trimestrale l’altro.
La stampa finanziaria si presta a queste avventurose mistificazioni. La strategia della Fed è invece chiara agli osservatori imparziali: la direzione è guidata in maniera opaca per tenere gli investitori sulle spine e tendere a gonfiare solo piccole bolle che non suscitino clamore mediatico.
Inutile aggiungere che, ancora una volta, l’oro e l’argento si sono rilevati le uniche àncore credibili e il, seppur leggero, indietreggiamento delle quotazioni dei mesi appena trascorsi si è rivelato una vera e propria manna per chi ha acquistato oro fisico sotto forma di sterline o lingotti poichè questi investitori hanno visto, in pochissime settimane, una rivalutazione dell’investimento mediamente vicina al 5% con picchi che hanno sfiorato ripetutamente il 10%.