Nell’antica regione storica della Lidia (la parte occidentale dell’attuale Turchia) intorno al 640 A.C. i lidi iniziarono a produrre le prime monete di metallo prezioso.
Piuttosto rozze erano composte di una miscela giallo pallida di origine alluvionale ricavata dal limo del fiume Pattolo che attraversava la capitale della Lidia: Sardi.
Questo miscela, riproducibile anche artificialmente combinando i due metalli di cui era composta e cioè Oro e Argento, era rinvenuto naturalmente ed è noto con il nome di “Elettro”. La leggenda narra che i depositi alluvionali di Elettro fossero stati originati dal tocco di re Mida nelle acque del fiume per purificarsi dal suo “tocco” che lo aveva condannato a scomodi effetti secondari come il trasformare in oro anche il suo cibo.
Intorno al 560 A.C. i lidi avevano imparato a separare l’oro dall’argento e durante il regno di re Creso vennero coniate monete sia in oro che in argento sino a quando, sconfitto dai Persiani, quest’ultimi scelsero l’utilizzo dell’oro come unico metallo per il conio delle monete.
Nel frattempo, più ad Ovest i greci scelsero invece l’argento come metallo principale. Il motivo principale per cui una nazione, nonostante la vicinanza all’altra, scegliesse uno o l’altro metallo era dovuto principalmente alla pronta disponibilità di cui essi disponevano più agevolmente esercitando una influenza pratica sulla scelta. Ma questa è un'altra storia.