Una vittoria militare fu all’origine di una delle monete storiche più famose e ricercate: il Marengo.
Fu coniato infatti per celebrare la vittoria di Napoleone Bonaparte contro gli austriaci nella battaglia combattuta a Marengo (ora chiamata Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria), il 14 giugno del 1800 Nel quadro politico dell'epoca la celebrazione dell'avvenimento con una moneta fu giustificata dall importanza strategica della vittoria.
Il marengo d’oro aveva un valore di 20 franchi, con un peso di 6,45 grammi e un titolo di oro (cioè la percentuale espressa in millesimi) pari a 900. L’oro puro quindi contenuto nel marengo corrisponde a 5,80 grammi.
Fu prodotto con l'effige di Napoleone Bonaparte come Primo Console e successivamente come Imperatore dei Francesi dal 1803 al 1815, l’anno della famosa sconfitta a Waterloo.
La storia del Marengo d’oro non si concluse in quella data: il nome era diventato d’utilizzo quotidiano e si pensò di mantenerlo per indicare tutte le monete d'oro da 20 franchi prodotte in Francia nel corso del XIX secolo. Di seguito con l'Istituzione Monetaria Latina, una sorta di "Unione Europea" dell’epoca, si cercò di agevolare la circolazione delle valute all'interno dei paesi facenti parte l’unione, il nome Marengo fu utilizzato per nominare tutte le monete analoghe, comprese le 20 lire italiane.
In questo modo si posero le basi di un sistema monetario internazionale, con la Francia come parametro di riferimento la quale utilizzava un sistema bimetallico avente un preciso rapporto di valore tra oro e argento stabilito in 15,5 circa. Vi aderirono 32 paesi nei quali le monete auree da 6,45 grammi presero il nome di Marengo. Proprio questo rapporto fisso, però, non tenendo in considerazione le fluttuazioni dei valori dei due metalli, ne decretò la fine.
Da quel momento in poi, il Marengo d’oro è diventato una moneta da collezione per i numismatici e gli appassionati, ma anche un possibile investimento essendo legato all'andamento della quotazione borsistica del metallo, avendo al’interno un'alta percentuale di oro puro. Per gli investitori il Marengo d’oro è una moneta su cui puntare mirando al medio – lungo termine. Tradizionalmente l'oro fisico è considerato un bene rifugio, il suo valore non è influenzato dall'andamento dell'inflazione e non è coinvolto da misure governative o da svalutazione monetaria.
Proprio questa costante e grande richiesta di oro da parte del mercato, permette di considerare l'oro come un investimento relativamente sicuro e che permette di avere un'immediata liquidità a necessità. Ecco perché è consigliato avere dei Marenghi d'oro nel proprio portafoglio di investimento. Come informazione ulteriore da conoscere, si tenga conto che le monete d'oro che hanno corso legale, o l'hanno avuto, non sono soggette all'Iva al momento della rivendita e, quindi, consentono di monetizzare ogni tipo di transizione commerciale.