Fu la Gran Bretagna ad adottare il sistema monetario denominato “Gold Standard”, ancora nel 1815 conservava uno standard bimetallico, basato su oro e argento.
Dopo le guerre napoleoniche, a partire dal 1817 il governo decise di tornare ad uno standard metallico scegliendo l’oro. L’unità, denominata “sterlina d’oro” o “ sovrana” e fu definita con un peso di 113,0016 grani, pari a 7,32 grammi di oro puro.
Nel sistema Gold Standard vi erano tre condizioni:
- La Banca d'Inghilterra e tutte le altre banche dovevano convertire le passività monetarie in oro.
- Non poteva essere imposta, sull'importazione o sull'esportazione di oro, nessuna restrizione.
- La Zecca reale era obbligata a comprare e a vendere quantità illimitate di oro a prezzo fisso.
Quindi la quantità di oro custodita nei caveau della Banca d’ Inghilterra determinava il credito accordabile sottoforma di depositi e banconote. In altre parole l’oro era la base su cui calcolare la riserva monetaria nazionale.
I flussi aurei internazionali determinavano quindi oscillazioni nei prezzi e nelle economie dei vari paesi: afflussi d’oro causavano inflazione o improvvisi prelevamenti causavano panici monetari, come dopo la scoperta dei giacimenti auriferi in California e in Australia tra il 1849 ed il 1851.
All’interno di ogni nazione i flussi aurei determinavano fluttuazioni nelle riserve monetarie totali e quindi oscillazioni nei prezzi.
Lo standard metallico non fu adottato da tutte le nazioni, ma successivamente quasi tutti furono coinvolti dalle fluttuazioni economiche per la posizione da leader della Gran Bretagna nel commercio mondiale.
Il primo ad adottare ufficialmente il gold standard fu l’impero tedesco, dopo la guerra franco-prussiana, il quale estorse alla Francia un'indennità di 5 miliardi di franchi. Il nuovo governo tedesco guidato da Bismarck adottò una nuova unità di conto, il marco aureo, e istituì la banca centrale che diventò anche l’unica agenzia di emissione.
Via via altri paesi aderirono al gold standard: il Belgio, l’Italia e la Svizzera nel 1873, Scandinavia, Norvegia, Svezia e Paesi Bassi dal 1875, successivamente Francia Spagna e Austria infine Russia e Giappone e per ultimi gli Stati Uniti d’America nel 1900.
Nel 1914, all’inizio della Prima guerra mondiale, la piena convertibilità del denaro in oro venne abbandonata, ad eccezione degli Stati Uniti.
La riduzione della riserva aurea al di sotto del limite legale consentì il finanziamento della spesa militare.
Fu ristabilito lo standard nel 1924 in Germania grazie al Piano Dawes e nel 1925 in Gran Bretagna, ma con la depressione del 1929, in seguito ad una politica tariffaria restrittiva e alla caduta degli scambi internazionali, a partire dal 1931 i Paesi decisero di sospendere il Gold standard.
Definitivamente nell’ agosto del 1971 gli USA abolirono la convertibilità del dollaro in oro, e si decretò in questo modo la morte del sistema aureo e la nascita del sistema fluttuante.