Sterline d'oro false. Alcuni trucchi per riconoscerle.

Articolo redazionale del 06/09/2016

Uno dei timori più diffusi tra i collezionisti e gli investitori è certamente quello di incappare in una moneta d’oro falsa. Ecco alcuni accorgimenti semplici per dissipare ogni dubbio in merito ai vostri acquisti.

La prima cosa di cui occorre essere informati è questa: non è affatto facile falsificare una moneta in oro e, ancor di più, una Sovrana o Sterlina.. Ciò è dovuto alle caratteristiche fisiche dell’oro e dei metalli di cui è composta, da ormai 200 anni, una moneta come la Sterlina d’Oro.

La legge che ne stabilì, nel 1816, le caratteristiche teneva conto, in un periodo in cui le falsificazioni o le “tosature” erano molto diffuse, anche di come rendere difficili ai malintenzionati tali contraffazioni.

Cominciamo dal suo peso: 7,98 grammi complessivi di cui 7,32 di oro puro (corrispondenti a  0,2354 Once Troy).

Questo è il primo dato da verificare quando se ne entra in possesso. Una moneta di pari dimensioni, magari ben placcata, ma composta di altri metalli, ad esempio rame o argento, la farebbe pesare circa la metà del suo peso ufficiale.  Facilmente verificabile. Non esistono metalli che possano sostituire l’oro, con  pari o simile peso specifico, ed essere utilizzati agevolmente per una contraffazione. Gli unici metalli che potrebbero avvicinarsi al suo peso specifico sono il platino o il tungsteno. Non sappiamo certo quanto possa convenire all’eventuale malintenzionato produrre false sterline con questi metalli sia per il costo (il Platino), sia per la difficoltà  tecnico/meccanica della sua lavorazione (il tungsteno).

Ad oggi, riteniamo che l’unica modalità applicabile per falsificare una sterlina in oro potrebbe solo essere quella di ridurre la quantità di oro e aumentare quella dell’argento o del rame contenuto. I falsari, in questo caso, dovrebbero sopperire al volume di ogni grammo di oro sottratto al peso originale con  un volume quasi doppio se utilizzassero rame o argento (o altri metalli che si fondono facilmente insieme all’oro). In questo caso sarebbero costretti quantomeno a inspessirle. Anche in questo caso, la evidente differenza, verificabile ad occhio nudo, dalle dimensioni ufficiali descritte dalla legge del 1816 e che prevedono un diametro di mm. 22.05 ed uno spessore di mm. 1.52, ne faciliterebbero l’identificazione semplicemente raffrontandola con una originale.

Quando le sterline circolavano in numero rilevante, essendo una comune moneta e l’oro era l’unita di misura, era necessario premunirsi e trovare delle modalità di verifica veloci ed affidabili. Erano molto diffuse, sino agli inizi del ‘900, strumenti come questa bilancia nella foto.

Prevedeva anche una fessura attraverso la quale ogni moneta falsificata, diminuendo l’oro ed aumentando gli altri metalli che la componevano, non sarebbe riuscita ad andare e quindi sarebbe stata facilmente reputata “falsa”,

Ovviamente l’esperienza rende più facile ogni verifica. Altre caratteristiche tipiche (il colore, il suono che diffondono quando si toccano tra loro) sono elementi che rendono semplice la loro identificazione  tra gli esperti del settore.

E’ sempre necessaria comunque una dose di buon senso tra gli acquirenti di monete o di sterline in oro. Cercare ottimi affari su siti come ebay, o simili,, per approvvigionarsi di oro da investimento non è sempre sinonimo di scaltrezza. Ci raccontano, in molti, di piccoli e grandi raggiri in cui sono incappati tramite questi siti. E’certamente meno rischioso acquistare da operatori di fidata reputazione ed autorizzati dalla Banca d’Italia alla vendita di oro da investimento sia sotto forma di monete che di lingotti. 

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