Benedetto Pistrucci: il genio italiano dietro il successo della Sterlina d'Oro

Articolo redazionale del 29 gennaio 2016

Benetto Pistrucci nacque a Roma nel 1783 e, poco più che trentenne, si trasferì a Londra iniziando a lavorare per la Zecca Reale come incisore. Aveva già ottenuto in Italia importanti riconoscimenti come incisore sia di medaglie che di pietre preziose e camei. Pochi sanno che fu anche un pregevole scultore: tra le sue opere in marmo si nota un busto che ritrae il musicista Paganini eseguito nel 1832.

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Il capolavoro che lo ha reso immortale è senza dubbio il ritratto che, da 200 anni ormai, viene coniato sul dorso della Sterlina d'Oro: "San Giorgio e il drago". Qui sopra lo potete vedere nel suo primo anno di conio avvenuto nel 1817. Esso è diventato il simbolo stesso di questa moneta.

Benedetto Pistrucci, grazie alle sue superbe capacità, fu proposto come "Chief Engraver" della zecca reale ma la sua origine non anglossasone fu un ostacolo troppo grande per permettergli di ottenere tale titolo. Continuò comunque a lavorare per la Royal Mint ed eseguì altri ritratti immortalati sulla sterlina e su altri tagli coniati dalla zecca.

def_waterloo-medal-oregold.jpgAltro capolavoro induscusso della sua maestria è l'incisione su medaglia nota come "Waterloo Medal". Questo lavoro, commissionato dal Duca di Wellington qualche anno dopo la storica battaglia, fu completato dal Pistrucci dopo oltre 30 anni di lavorazione. Era una medaglia celebrativa della grande vittoria inglese sul generale Napoleone che aveva sancito il potere indiscusso, e che fu ancora per lungo tempo, del Regno Unito come potenza mondiale militare ed economica.

Un grande artista, dunque, che ha lasciato un segno indelebile nella storia della numismatica a livello mondiale. Morì nella sua casa di Winsdor, a sud di Londra, nel 1855 e sempre in Inghilterra le sue spoglie sono sepolte nel cimitero di Virginia Water.

 

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Nel 1915 il Museo di numismatica della zecca italiana in Roma acquistò la sua collezione di circa 400 modelli in cera. Da allora sono esposti nella sala dedicata all'interno del Palazzo dei Ministeri Finanziari di Via Venti Settembre.

Tutte le immagini presenti in questa pagina sono tratte dal sito ufficiale della Royal Mint che ringraziamo.

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