Sterlina d'Oro "Piedfort". Di cosa si tratta?

Articolo redazionale del 26 Agosto 2017

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La Numismatica, ossia la scienza che studia il denaro in tutte le sue forme, é fonte di innumerevoli curiosità.

La sua nomenclatura genera un mondo vastissimo di richiami. La Sterlina d'Oro, che vide la sua prima versione nel XV Sec, assume in sè moltissimi di questi data la sua ormai secolare storia.

La Zecca Reale, poche settimane fa, ha messo in commercio, e venduto nel giro di poche ore, una limitatissima versione proof della Sterlina d'Oro del bicentenario coniata in soli 3500 esemplari.

Questa particolare coniazione è definita "Piedfort". Ma cosa è il "Piedfort"? Vediamo un po' la sua storia ed il suo significato.

La parola "Piedfort", come è facile intuire, deriva dal francese. Si compone di due parole: "Piede" e "Forte" ed assume un senso idiomatico che potremmo tradurre in italiano con "Passo Pesante".

In numismatica, con questo termine, si intende una moneta coniata con un maggior spessore, solitamente il doppio della moneta originale.

Le prime monete "Piedfort" risalgono alla fine del 1100. Non venivano prodotte per la circolazione per cui il numero di questa tipologia di monete è esiguo; il più delle volte erano coniate puramente per scopi tecnici, di studio del conio della moneta, o per usi amministrativi, quali le approvazioni burocratiche prima della messa in circolazione delle monete standard. Proprio per non confonderle con queste, si dice, venivano coniati dei campioni spessi il doppio, permettendo così l'immediata individuazione.

Con la nascita dell'aspetto collezionistico nei secoli a venire, la rarità di queste coniazioni ha dato adito all'utilizzo delle "Piedfort" a scopo diplomatico e sono spesso state utilizzate quindi come dono a Re, nobili e ambasciatori.

Si arrivò persino a istutuire il "Diritto del Piedfort" nei protocolli applicati negli incontri ufficiali per stabilire chi o quale tipologia di dignitari avesse diritto a riceverle. Si andò avanti così sino al 1750 quando anche la Francia, dopo il Regno Unito, pose fine al conio delle monete con questa particolarità.

Ma l'interesse era solo sopito e alla fine del  XIX secolo la Francia iniziò a riprodurne.

Nel 1982 anche il Regno Unito ricomincio la produzione ma questa volta rivolta al grande pubblico.

Da allora la Zecca Reale Inglese ha iniziato a produrre edizioni commemorative e, ovviamente, non poteva mancare quella dedicata al bicentenario della Sterlina d'Oro che proprio quest'anno è stato celebrato. Il suo prezzo è stato fissato intorno ai € 1000,00 cad..

Come scritto in cima all'articolo tutte le 3500 monete sono state immediatamente vendute. Ecco una immagine dove è possibile notare la differenza dello spessore tra la "Piedfort" è la Sterlina classica:

Per concludere, una curiosità: alla fine del XIX sec., la parola originale "Piedfort" venne trasformata in "Piefort".

L'errore ortografico si è tramandato nell'utilizzo comune e, di fatto, entrambe le versioni sono, nei dizionari numismatici, accettate.

Ma è certamente strano che la parola abbia avuto diffusione, nella versione errata, anche in Francia, proprio dove spesso molte parole straniere, in qualsiasi ambito, sono di prassi boicottate nell'utilizzo comune

 

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